RIORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE LAZIO "DIREZIONI" SUBITO!
il 17 ottobre con nota sono stati presentate le osservazioni alle modifiche al regolamento regionale e la richiesta di stralcio ed invio in giunta della parte delle modifiche delle direzioni regionali
TESTO:
Presidente delegazione trattante
c/o Direttore della Direzione Affari Istituzionali e Personale
Luigi Ferdinando Nazzaro
e p.c. Presidente della Giunta regionale del Lazio
Francesco Rocca
Assessore al Personale
Luisa Regimenti
Direttore Generale della Giunta R.L.
Alessandro Ridolfi
Alle segreterie CSA e DIREL
Oggetto: RISERVATA
Egregio Presidente della Delegazione Trattante,
Abbiamo ricevuto l'Informativa Sindacale concernente le "Modifiche al Regolamento Regionale del 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche" nella giornata di giovedì 12 ottobre 2023, tramite il protocollo 1147309 datato 12 ottobre 2023.
In virtù del rispetto istituzionale e della correttezza dei rapporti, come sancito anche nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) in merito alle relazioni sindacali, ci permettiamo di inviarle questa nota riservata al fine di accelerare le procedure che coinvolgono la Regione Lazio. Desideriamo evidenziare alcuni punti di rilievo al riguardo.
In primo luogo, facciamo riferimento al CCNL FUNZIONI LOCALI TRIENNIO 2019-2021, sottoscritto il 16 novembre 2022. In particolare, l'art. 5 riguardante il "Confronto" (comma 2) prevede che l'avvio del confronto avvenga tramite la trasmissione degli elementi informativi ai rappresentanti sindacali entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione delle informazioni. Il confronto stesso può essere richiesto dai sindacati firmatari e deve svolgersi entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta, con un limite massimo di trenta giorni per gli incontri. Al termine del confronto, si redige una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse, e l'amministrazione può procedere con l'adozione dei provvedimenti relativi alle materie in questione. In riferimento a ciò, presentiamo una formale richiesta di verbale di sintesi della riunione, datata 9 ottobre 2023, al fine di portare avanti il confronto.
Tuttavia, anziché proseguire con il confronto, continuiamo a ricevere comunicazioni informative vedi anche l’ultima convocazione nota protocollo 1161154 del 16 ottobre 2023 che “convoca sulla proposta in oggetto per il giorno 19 ottobre 2023, alle ore 18”. Pertanto, le chiediamo cortesemente di fornirci ufficialmente la composizione del tavolo della parte pubblica, così da poter comprendere su che piano si svolgono tali convocazioni e/o previsti dal CCNL.
Passando all'argomento relativo alla modifica dell'articolo 203 del Regolamento Regionale del 6 settembre 2002 n. 1 e successive modifiche, notiamo che si propone l'aggiunta di una specifica sezione riservata al personale assunto per il rafforzamento dei Centri per l'Impiego, come previsto dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145. Lasciamo alle autorità competenti la valutazione delle implicazioni legali di questa modifica. Tuttavia, riteniamo che i fondi previsti nel CCNL debbano seguire la stessa prassi, ovvero costituire una sezione specifica per il personale impiegato nei Centri per l'Impiego, al fine di garantire una distribuzione equa delle risorse. Al contempo, abbiamo preso conoscenza della Determina G13378 del 10/10/2023 e ci riserviamo la valutazione del caso se le procedure utilizzate sono conformi al CCNL prima esprimerci al riguardo.
Proponiamo pertanto di estendere questa pratica almeno per la parte contabile spesa del personale anche al personale del NUE/112, tenendo presente che si tratta di un argomento di rilevanza nella contrattazione sindacale, in quanto impatta sui fondi destinati al comparto e alla dirigenza.
Inoltre, facciamo notare che l'Articolo 3, comma c), non prevede alcuna esenzione dalla stipula di un contratto individuale per gli incarichi di capo di gabinetto e segretario di Giunta, secondo quanto richiesto dalla legge D. LGS 165/2001. Proponiamo di richiedere un parere in merito alla distinzione tra incarichi e contratti, soprattutto per quanto riguarda la retribuzione così da avere ben chiaro cosa accade con una o l’altra forma che si intende applicare.
Chiediamo inoltre di individuare un Responsabile della Transizione al Digitale come figura apicale con competenze tecnologiche, informatico-giuridiche e organizzative, con poteri di impulso e coordinamento, secondo
quanto stabilito dall'art. 17 del CAD. Notiamo che la pagina "I numeri dell'iPA" offre dati dettagliati per categorie di pubbliche amministrazioni e gli Uffici Transizione Digitale, sottolineando l'importanza di mantenere questa struttura come entità autonoma e separata, come dovrebbe essere anche l'Anticorruzione noi non siamo assimilabili al controllo delle agenzie fiscali ne abbiamo un sistema di strutture che svolgono controlli interni in sovrapposizione, semmai a volte ci troviamo davanti l’opposto contrario.
Corre l'obbligo di segnalare che riguardo alla costituzione delle commissioni giudicatrici, non possiamo non rilevare come l'individuazione e il sorteggio dei relativi componenti (e supplenti) dovrebbe avvenire "estraendo i nominativi da un elenco di personale regionale, in possesso delle professionalità e delle specializzazioni richieste nelle materie dell'appalto...", in armonia con quanto previsto dall'art. 93 del codice dei contratti. Nella proposta di riorganizzazione rileviamo che l'abrogazione dell'art. 387 quater, unitamente alla previsione, nel nuovo art. 387 quinquies, del fatto che un "componente e il relativo supplente sono individuati dal direttore competente nella materia oggetto dell'appalto tra il personale iscritto nei ruoli regionali" (senza alcuna precisazione delle competenze possedute da tale soggetto né che tale soggetto debba essere in servizio presso la medesima direzione) e del fatto che il terzo componente sia scelto "estraendo i nominativi da un elenco di personale regionale, in possesso delle professionalità e delle specializzazioni richieste nelle materie dell'appalto" e che "si procede al sorteggio estraendo i nominativi da un elenco di personale regionale, in possesso delle professionalità e delle specializzazioni richieste nelle materie dell'appalto, individuato all'interno dei ruoli regionali dal responsabile del ruolo", è in grado di creare un meccanismo di nomina arbitrario, in cui ogni valutazione è effettuata, senza adeguata trasparenza e verifica delle effettive competenze possedute ed esperienze maturate nel settore di riferimento, esclusivamente dal direttore competente nella materia oggetto dell'appalto e dal responsabile del ruolo. Tale meccanismo risulta in contrasto con i principi di trasparenza ed efficacia che devono governare l'azione e l'organizzazione amministrativa, oltre che suscettibile di generare rilevanti contenziosi giudiziari con i partecipanti alla gara nel caso in cui finiscano ad essere nominati soggetti non adeguatamente competenti e formati non solo nelle specifiche materie dell'appalto ma anche sulle concrete modalità di svolgimento delle operazioni di valutazione di progetti nell'ambito di una gara pubblica. Peraltro, l'ipotesi di abrogazione del comma 6 dell'art. 387 septies) del regolamento (che stabiliva che "I dirigenti e funzionari iscritti nelle sezioni dell'elenco, in caso di nomina, sono tenuti ad esercitare le funzioni di componente della commissione giudicatrice con priorità rispetto agli altri compiti d'ufficio, garantendo l'effettiva disponibilità a svolgere tempestivamente le funzioni di commissario. A tal fine, il direttore della struttura in cui il commissario presta servizio adotta per tutta la durata dell'incarico le conseguenti disposizioni di servizio"), senza neppure la previsione di qualsiasi forma di incentivazione o di rotazione o di limite massimo agli incarichi conferibili in un certo arco temporale, risulta idonea a generare notevoli problemi organizzativi e lavorativi per i funzionari e dirigenti interessati. Si invita quindi a riformulare il testo in questione tenendo in debita considerazione quanto in precedenza evidenziato e soprattutto prevedendo che la nomina avvenga a seguito di un percorso di formazione e verifica delle competenze acquisite, reale ed adeguato all'importanza dell'incarico stesso, valorizzando in primo luogo l'iniziativa degli interessati (quindi su base volontaria), in cui alla adeguata formazione del dipendente si abbini un effettivo sistema di incentivazione economico e/o di progressione di carriera, nonché la garanzia di una copertura assicurativa adeguata ad un settore particolarmente complesso e "litigioso" come quello delle gare. A tal riguardo, si ritiene opportuno sottolineare come nel recente passato l'Amministrazione regionale abbia già provato a istituire un elenco da cui attingere per individuare i componenti delle commissioni giudicatrici senza adeguati strumenti di verifica di competenza e formazione. Il relativo provvedimento è stato, però, ritenuto illegittimo ed annullato dal Presidente della Repubblica a seguito di apposito ricorso presentato dal personale interessato, in quanto ritenuto contrario all'ordinamento le previsioni di modalità di nomina basate su sorteggio da un unico elenco-calderone in cui, d'ufficio, erano inseriti tutti i funzionari del ruolo Giunta.
La poi prospettata diminuzione del contingente di personale previsto per le segreterie poste alle dirette dipendenze dei direttori regionali, associata alla riduzione del numero delle strutture di direzione, renderebbe difficilmente sostenibili i carichi di una prestazione lavorativa la cui remunerazione, tra l'altro, è ormai ferma da troppo tempo. Situazione non sostenibile risulterebbe certamente quella della Direzione individuata al numero 18 duodecies la cui segreteria (di sole 6 unità) si troverebbe a gestire, oltre a una considerevole mole di funzioni, circa 1.000 persone e decine di sedi sparse su tutto il territorio regionale, come le altre direzioni che hanno un incremento di funzioni a cui i direttori dovranno fare fronte maggiore dell’attuale.
Infine, notiamo che alcune funzioni, come le Cave e le bonifiche da rifiuti e la programmazione dei rifiuti, non sono individuate nelle declaratorie di direzione.
Concludiamo questa nota con l'auspicio di aver contribuito e contribuire a velocizzare la riorganizzazione delle direzioni. Suggeriamo a tal fine di effettuare uno stralcio dal pacchetto di modifiche al Regolamento o mandare in giunta l'articolo 10 pagine 11 e 12 (Modifica articolo 20 del Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1 e successive modificazioni) per poi procedere alla pubblicazione di bandi, al fine di garantire una riorganizzazione generale di tutte le direzioni, nessuna esclusa anche in applicazione della rotazione degli incarichi come prevede l’ANAC, senza prevedere la nomina di ulteriori incarichi apicali e/o rinnovare contratti. Augurandoci di aver facilitato il processo nel rispetto dei nostri ruoli, le chiediamo a norma di CCNL l’apertura del tavolo di Confronto e delegazione trattante per gli argomenti inerenti e porgiamo i nostri migliori auguri per un buon lavoro.
IL SEGRETARIO CSA LAZIO ( Valerio Secco )
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